Come ho fatto fino a oggi a vivere senza questa nl? Ne parlavo con un’amica a Roma: tutti questi retreat (ritiri) sono il contrario di quello di cui abbiamo
Bisogno. Presenza e immaginazione, altro che ritiro. Anche se, dal punto di vista somatico, ha molto senso: è così troppo tutto, il vaso è così pieno (goccia!) che la capienza è colma. E al corpo non viene altra idea che staccare la spina della sua corrente elettrica (il
Sempre un piacere leggerti, noto dei toni un po' pessimisti o abbattuti, tieni duro che questa newsletter è preziosa linfa per tanti.
Le tue parole mi hanno fatto pensare a quelle di M. John Harrison nel bellissimo 'Vorrei Essere Qui', se non l'hai letto te lo consiglio:
“Viviamo dentro il sogno ingenuo, ingenuissimo di quell’epoca, viviamo nel futuro sognato dal proto-consumismo, e se siamo in balia delle sue prevedibili conseguenza è perché non sappiamo immaginare un sogno o una speranza alternativa.”
...e chiaramente ci ho pensato quando parli della ipernormalizzazione, della mancanza di visione immaginifica di cui soffriamo oggi.
Come ho fatto fino a oggi a vivere senza questa nl? Ne parlavo con un’amica a Roma: tutti questi retreat (ritiri) sono il contrario di quello di cui abbiamo
Bisogno. Presenza e immaginazione, altro che ritiro. Anche se, dal punto di vista somatico, ha molto senso: è così troppo tutto, il vaso è così pieno (goccia!) che la capienza è colma. E al corpo non viene altra idea che staccare la spina della sua corrente elettrica (il
Sistema nervoso).
Grazie per il commento, sono molto d'accordo. Servono nuovi tentativi, non rifugi, anche se abbiamo imparato a legarci alle illusioni che ci offrono.
Bentornata <3
Stiamo sviluppando i primi anticorpi per questi anni bui, non siamo sole 🫂
Tu tra i miei anticorpi preferiti ❤️
🥹❤️
Sempre un piacere leggerti, noto dei toni un po' pessimisti o abbattuti, tieni duro che questa newsletter è preziosa linfa per tanti.
Le tue parole mi hanno fatto pensare a quelle di M. John Harrison nel bellissimo 'Vorrei Essere Qui', se non l'hai letto te lo consiglio:
“Viviamo dentro il sogno ingenuo, ingenuissimo di quell’epoca, viviamo nel futuro sognato dal proto-consumismo, e se siamo in balia delle sue prevedibili conseguenza è perché non sappiamo immaginare un sogno o una speranza alternativa.”
...e chiaramente ci ho pensato quando parli della ipernormalizzazione, della mancanza di visione immaginifica di cui soffriamo oggi.
Grazie, mi ritrovo in tutto, c’è bisogno di nuova immaginazione.
ogni frase di questa pregnante e delicata sua riflessione stimola futuri approfondimenti ..grazie, molto apprezzata
Mancava la tua scrittura balsamica